La Repubblica di Maluentu – Alla carica!!!!! Doddore ritorna….

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A chi pensava di essere riuscito ad affossare il nostro Presidente, a chi voleva imporre la logica della forza contro la difesa dei diritti, a chi ha negato la libertà dell’autodeterminazione. Ebbene a tutti coloro che hanno “remato contro” diciamo: riponete in tasca i soldi delle vostre scommesse, avete perso!!!!!!!

Le scommesse, quelle vere, le accettiamo noi, ma al rialzo!!!!

Doddore è ritornato, nonostante il divieto imposto dal gip del Tribunale di Oristano e dall’ordinanza firmata il mese scorso dalla Capitaneria di porto.

Perchè dobbiamo dirlo chiaramente: ma non avete capito che Maluentu è casa nostra? E’ casa dei sardi, è casa di chi può far valere il diritto, sancito dalle nostre leggi, dell’usucapione.

La data poi è di quelle che cambiano la storia: il 4 maggio, infatti,  si festeggiano contemporaneamente il compleanno del presidente della libera Repubblica di Maluentu e l’anniversario della fondazione del partito secessionista Par.is.

E siccome di festa, anzi grande festa si tratta, si sono fatte le cose in grande. Doddore Meloni ha invitato amici e parenti per brindare e per  ricominciare l’occupazione: infatti insieme ai suoi ministri ha deciso di rimanere a Maldiventre ventiquattr’ore su ventiquattro, dormendo all’interno di alcune tende: giorno e notte non curarsi del divieto di sbarco sull’isola dopo le dieci di sera.

«Qualcuno forse sperava che ci saremmo arresi? – commenta il presidente della repubblica di Malu Entu – Questa sarà una battaglia dura e lunga, ma noi non ci facciamo intimorire né dai blitz delle forze armate italiane, né dai provvedimenti giudiziari. Fino ad ora l’azione della magistratura italiana ha violato i trattati internazionali e il sacrosanto diritto di autodeterminazione dei popoli. Proprio quello che i sardi hanno deciso di far valere».

Da ieri Doddore, sulla roccia più alta dell’isola di Maldiventre, ha fatto di nuovo sventolare  la bandiera rossoblu della repubblica autonoma.

E se ci fossero dubbi è Doddore in persona a togliere ogni dubbio dalle menti:

«Noi non abbiamo mai abbandonato questa terra: nonostante il maltempo e i divieti anche negli ultimi mesi abbiamo trascorso qui molte giornate – sottolinea Doddore Meloni – La lotta di liberazione della Sardegna vale il rischio di affrontare il mare in burrasca e il freddo. Noi non andiamo via, perché questa è la nostra terra e nessuno ci può cacciare».

E questo è solo l’antipasto.

Ormai è un anno che vi racconto le gesta del nostro Presidente. Sono entusiasta della sua tenacia, della sua sagacia e della sua grande lungimiranza.

E come amo dire….anche quest’anno le sorprese non mancheranno.



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