Susan Boyle – La calda voce del brutto anatroccolo

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Ma chi è Susan Boyle?

Sino a qualche giorno fa la conosceva solo la madre, a cui ha dedicato la sua vita assistendola nella malattia.

Susan è una signora all’apparenza goffa, 47 anni portati sulle spalle, disoccupata, capelli ricci, crespi e grigi. Decisamente fuori luogo in mezzo a quelle ragazzine che vogliono cantare ed esibirsi in tv.

Concorrente con al collo il numero 14.321 dei “dilettanti allo sbaraglio” inglese.

Persino la giuria, quando l’ha vista arrivare, in perfetto stile Corrida Italiana si è stupita e la guardava perplessa. Chissà cosa ci propina questa, avranno pensato.

Hanno pensato male. Tutti hanno pensato male. Perché quando Susan ha cominciato a cantare I dreamed a Dream tratta da I Miserabili.tutti si sono dovuti mangiare le mani e sono scattati applausi, lacrime (come Demi Moore) e standing ovation.

La sua voce ha letteralmente mandato in delirio la platea dello show di ITV ”Britain’s got Talent” e in visibilio i giudici del programma che non hanno avuto alcun dubbio: la Boyle è la più grande sopresa nella storia del programma.

Dopo qualche ospitata televisiva, la Boyle, in seguito alla sua interpretazione  è stata subissata dalle richieste di centinaia di emittenti televisive e radiofoniche che non vedono l’ora di ospitarla all’interno dei propri programmi.

Una storia toccante la sua. Pensate nessuno ha esitato a schierarsi dalla sua parte. Non hanno esitato, persino, a definirsi suoi fan nemmeno star del calibro di Demi Moore, che ha avuto modo di contattarla per comunicarle (tramite Twitter) di aver pianto durante la sua esibizione.

Come in una fiaba, il sogno continua. Infatti non finisce qui: la stampa inglese è, difatti, fortemente intenzionata a donare alla più celebre zitella del paese una nuova immagine, decisamente glamour.

Susan è profondamente religiosa e questa sua fede le ha dato la forza, come dicevamo, di passare la sua vita ad accudire la mamma (deceduta nel 2007) e senza aver mai baciato un uomo.

Susan: è arrivato il momento del tuo riscatto.

Guardate il suo video.

Su YouTube è stato visto da più di 40 milioni di persone in appena due settimane, ed è diventata una stella dopo pochi secondi della sua performance.

La caratteristica di Susan che colpisce a prima vista è… il suo aspetto decisamente poco attraente. Il doppio mento, le sopracciglia “boscose”, i capelli sale e pepe arruffatissimi, la pancetta, i vestiti improponibili da messa domenicale. Sicuramente il look di Susan è tutto fuorché quello di una stella internazionale della musica.

Neanche Barbra Streisand o Liza Minnelli o Celine Dion sono bellissime, ma si distinguono per classe ed eleganza.

La domanda a questo punto è: Susan deve cambiare in omaggio alla sua statura di cantante ormai mondiale, oppure deve rimanere assolutamente fedele a se stessa? A voi la risposta…

Pensate che il suo esordio non era iniziato al meglio perchè anche  Simon Cowell, Il più terribile dei tre giudici, all’inizio, non ha perso occasione di prenderla in giro tra le risate degli spettatori in sala.

«Allora, a chi vorresti assomigliare?», le ha domandato.

Lei, calma e sorridente ha risposto:

«A Elaine Paige. Mi piacerebbe lavorare in un musical, ma non ho mai avuto un’occasione».

Tra la sorpresa di tutti la giuria è rimasta senza fiato e l’ha promossa a pieni voti. Il giudice canoro Piers Morgan,  ha fatto un mea culpa e l’ha riempita di un mare di complimenti :

«E’ stata la più grande sorpresa in tre anni di show. Ci hai raccontato di voler diventare come Elaine Paige e tutti ci siamo messi a ridere. Ma tu ci hai provato che sbagliavamo».

Così Susan, in poco più di dieci minuti è passata da casalinga qualunque a miglior rivelazione dell’anno, da sconosciuta a star. Lei non si scompone e si racconta:

«Non sono mai stata baciata e per tutta la mia vita ho sempre desiderato fare la cantante. Ho deciso di partecipare allo show perchè volevo avere un’opportunità».

Susan, come riporta la Bbc, ha avuto la sua occasione e ha saputo farsi valere.

Pensate…anche Hollywood è caduta ai suoi piedi. Demi Moore la adora. In una conversazione con il marito ha espresso tutto il suo entusiasmo per l’esibizione della curiosa casalinga: «E’ fantastica».

Lei, la rivelazione, dopo una vita passata a fare volontariato per la Chiesa e a cantare in qualche piccolo coro non si aspettava certo tanti consensi:

«Tutto è cominciato quando avevo dodici anni. Ho iniziato a cantare nel coro e ai concerti scolastici. Poi quando sono diventata più grande mi sono esibita in qualche locale».

Se quindi non sapevate chi fosse Susan Boyle non c’è niente di male: fino a ieri nessuno al mondo la conosceva.

In due semplici strofe Susan ha saputo mostrare delle qualità canore assolutamente eccezionali, che nell’arco di pochi minuti hanno trasformato la platea deridente …… in una specie di “ola” di appassionati che la applaudiva urlando a squarciagola.

Per fortuna i tre giurati hanno saputo riconoscere immediatamente la gaffe in cui erano incorsi, anticipando con i loro commenti a caldo quelle che sarebbero poi diventate delle scuse “ufficiali”, porte addirittura a Susan dal direttore del concorso, Piers Morgan, in diretta sulla CNN di Larry King.

“Naturalmente, le vere vittime dello “scherzo” siamo noi, così abituati a identificare la cantante di successo con l’apparenza esteriore, da esserci completamente dimenticati che il successo di un cantante inizia proprio dalla voce” ha detto Piers Morgan.

E Larry King ha commentato che:  ”per battere Susan nelle finali del concorso” – che ancora non si è concluso – “bisognerebbe far rinascere Frank Sinatra”.

L’altro estremo che ha reso possibile questo fenomeno è la velocità di propagazione e di penetrazione con cui Internet riesce oggi a portare le notizie nel mondo, confermando ancora una volta come ormai sia la rete ad imporre ai network televisivi tempi modi e contenuti della moderna comunicazione.

Un ultimo aspetto, una ultima riflessione; esiste l’archetipo dell’ “uomo comune” che prima o poi nella vita deve affrontare il processo di accettazione da parte della società. Per la maggioranza di noi questa “prova del fuoco” avviene fra i 18 e i 25 anni, quando si “cerca lavoro”, o ci si inserisce in qualche modo nel mondo degli adulti, con risultati spesso così drammatici da continuare a pesare sulla nostra esistenza per il resto dei nostri giorni.

Susan Boyle invece ha dovuto aspettare 47 anni per affrontare questo momento, ma l’ha superato con il massimo dei voti grazie all’assoluta fermezza – altri lo chiamerebbero coraggio incosciente – con cui ha saputo rimanere fedele a sè stessa. Se Susan avesse tradito uno solo dei suoi riccioli anteguerra, se avesse voluto coprire un solo grammo della sua “ciccia” traboccante, o se avesse provato in qualunque modo ad adeguarsi all’iconografia imperante, oggi sarebbe ancora una sconosciuta fra milioni di altri.

Forse anche questa forza di restare fedeli a sè stessi, nonostante tutto intorno ci spinga ad omologarci ad un modello che non ci appartiene, può essere letto come un segno dei tempi che stanno cambiando rapidamente.


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