IMMIGRAZIONE 4.0

Giorni orsono è stato pubblicato su Facebook un post nel quale, sotto la foto del Sindaco di Monserrato (Paese ubicato nell’hinterland cagliaritano), si riportava che lo stesso aveva risposto ad una richiesta mossa dai Musulmani di abolire la carne di maiale dai menu delle mense scolastiche del Comune.
Poco importa poi che invece sia stato reso noto che l’articolo era una bufala e che il Sindaco coinvolto fosse anche quello di Nuoro e Sanluri.Dico poco importa perché, a prescindere dall’autore del fatto e del Sindaco coinvolto, il testo della lettera è assolutamente condivisibile.
Per chi non lo avesse letto, di seguito ve lo riporto integralmente:

“I musulmani devono capire che devono adattarsi alla Sardegna e a Monserrato, ai suoi costumi, le sue tradizioni, al di vivere, perché è lì che hanno scelto di emigrare. Devono capire che devono integrarsi e imparare a vivere in Sardegna. Devono capire che devono essere loro a cambiare il loro stile di vita, non i Monserratini che così generosamente li hanno accolti. Devono capire che i sardi non sono né razzisti né xenofobi, hanno accettato molti immigrati musulmani prima (mentre il contrario non è vero), in quanto gli Stati musulmani non accettano gli immigrati non-musulmani. Che non più di altre popolazioni, i sardi non sono disposti a rinunciare alla loro identità, alla loro cultura. E se la Sardegna è una terra di accoglienza, non è il sindaco di Monserrato che accoglie gli stranieri, ma il popolo di Monserrato della Sardegna nel suo complesso. Infine, devono capire che a Monserrato con le sue radici giudaico-cristiane, alberi di Natale, chiese e feste religiose, la religione deve rimanere nella sfera privata. Il comune di Monserrato ha diritto di rifiutare ogni concessione all’Islam e Sharia. Per i musulmani, che sono in disaccordo con la laicità e non si sentono a loro agio a Monserrato , ci sono 57 bellissimi paesi musulmani nel mondo, la maggior parte di loro sotto-popolati e pronti a riceverli con le braccia aperte in conformità con la Sharia. Se avete lasciato il vostro paese per Monserrato e non per altri paesi musulmani, è perché avete ritenuto che la vita è migliore in Sardegna che altrove. Ponetevi la domanda, solo una volta: “Perché è meglio vivere qui a Monserrato invece che nei vostri paesi?”

Come avete potuto leggere gli argomenti posti a supporto del fantomatico “rifiuto” non solo sono assolutamente condivisibili ma addirittura sono la base di argomentazione su cui ritengo sia necessario fondare tutta l’attività e la logica dell’accoglienza in Italia.
Non certo perché si voglia privare gli immigrati di alcun diritto, ma proprio per l’esatto contrario: per evitare che nel segno dell’accoglienza vengano limitati, cambiati, modificati o peggio annullati i diritti di chi in Italia ci è nato e vuole anche viverci, lavorare e morire con la dignità e rispetto di essere italiani e di esserlo con i diritti che alla e per la nascita gli sono stati riconosciuti.
Perché se continuiamo così non basterà la richiesta di eliminare la carne di maiale dalle mense, ne togliere i crocifissi dalle aule di scuola: non basterà occupare le strade perché al momento X tutti i musulmani si devono concentrare nella preghiera (di fatto monopolizzando i luoghi), non basterà dare loro dei soldi e dargli da mangiare (salvo poi trovare il cibo buttato nel cassonetto) e penso che non basterà neanche trovargli un alloggio (quando abbiamo tantissimi italiani che non riescono a  trovare una casa dove abitare), non basterà  assistere alle marce di protesta degli immigrati che hanno delle richieste da fare…Ma cosa mai devono chiedere.

Non penso che ci vorrà molto ad arrivare invece ad una contromanifestazione da parte degli Italiani che chiederanno che vengano rispettati i propri diritti, il proprio modo di vivere, le proprie tradizioni: venga rispettata la loro privacy, vengano rispettate le loro donne, vengano rispettati i loro spazi, venga rispettato il proprio modo di vivere.
E secondo voi queste sarebbero richieste da fare da parte degli Italiani?
Mio nonno si rivolterebbe nelle tomba se avesse ancora la sua presenza su questa terra.


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