MONT’E PRAMA – Prima le statue ed ora il Tempio

A 35 anni di distanza dal ritrovamento delle grandi statue di arenaria ora esposte nei musei di Cabras (Oristano) e di Cagliari, la nuova campagna di scavi nel sito di Mont’e Prama, fra lo stagno di Cabras e il mare di Is Aruttas, non poteva avere avvio migliore. Gli archeologi non hanno avuto bisogno neanche di cominciare a scavare, è bastato ripulire il terreno dalla vegetazione per mettere in evidenza due grossi conci di arenaria lavorata che, secondo gli archeologi Raimondo Zucca e Alessandro Usai, sono più che compatibili con la struttura di un tempio o santuario nuragico. La notizia, anticipata dai quotidiani L’Unione Sarda e Nuova Sardegna, non è stata, però, una sorpresa. Lo scorso luglio, annunciando la nuova campagna di scavi, il soprintendente dei beni archeologici, Marco Minoia, lo aveva detto chiaramente che l’obiettivo era proprio quello. Il lavoro delle prossime settimane sarà decisivo. Gli archeologi non si sbilanciano ma i rilevamenti fatti col georadar a Mont’e Prama nei mesi scorsi pare inducano a un certo ottimismo. La campagna di scavi, che oltre agli archeologi impegna anche alcuni giovani di Cabras e quattro detenuti del carcere di Massama, è articolata su due mesi di lavoro. Se i risultati fossero quelli sperati, si metterebbe subito il problema di un nuovo finanziamento per non correre il rischio di dover aspettare altri 35 anni.
Mont ‘e Prama è il luogo del Sinis di Cabras dove sono state trovate 16 statue di pugilatori, 6 statue di arcieri, 6 statue di guerrieri con spada e scudo, e dei numerosi modelli di nuraghe in calcare.
E’ anche il luogo di una necropoli di tombe a pozzetto di personaggi elitari della cultura nuragica del IX- VIII secolo a.C.
Ma adesso molte sono le domande poste da queste nuove scoperte:

  • qual è il rapporto fra le statue e le tombe?
  • qual è il significato del sito di Monte Prama?
  • è un santuario nuragico?
  • è un luogo della memoria di un gruppo di eroi?
  • le statue narrano un mito di eroi-guerrieri?

Dopo 35 anni dai primi ritrovamenti e dopo una grave assenza di scavi archeologici, Mont ‘e Prama conosce di nuovo la presenza di archeologi professionisti e archeologi in erba.
Questa impresa ha un magnifico valore culturale, ma anche una precisa finalità sociale, considerato che è stata aperta ai detenuti della Casa Circondariale di Oristano e ai giovani del comune di Cabras.
Per saperne di più bisognerà, però, aspettare i risultati di ulteriori ricerche.
Chissà cosa ci riserverà ancora questo splendido sito.
Penso proprio che ne vedremo delle belle


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