IL SENSO DELLA VITA – “Stay hungry, stay foolish” – Steve Jobs

La trasmissione “Il senso della vita” di Bonolis di quest’anno 2011 è tutta una sorpresa. Già di suo mi piace ma quest’anno la ciliegina sulla torta sono i discorsi introduttivi. Lettura di brani di grandi personaggi che introducono l’argomento della trasmissione.
Quando ha iniziato a leggere il testo dell’intervento che Steve Jobs ha fatto in occasione delle lauree alla Stanford University non sapevo di cosa avrebbe parlato. Sapevo solo che il suo era un intervento autobiografico ed allora ho pensato: mamma mia adesso ci racconta cosa ha fatto, chi ha conosciuto, quanto è stato bravo.

Ed invece è stata una sorpresa, mi ha rapito per i dieci minuti impiegati a leggere il suo intervento. Ha raccontato tre storie: Unire i puntini, Amore e perdita e La morte.

Tre storie che raccolgono la sua vita, le sue esperienze, le sue delusioni, le sue rinascite, le sue scelte, le sue paure ma soprattutto raccontano la sua grande forza d’animo e la sua visione della vita: quella visione che lo ha portato ad essere un personaggio pieno di capacità, voglia, inventiva e soprattutto pieno di una forza interiore che non ha uguali o che potrebbe essere la vita di ciascuno di noi se solo lo volessimo.

E’ certamente un modo alternativo di raccontare la propria vita, fatta di nascita non voluta da altri, scelte disattese, sacrifici fatti per altri, rinunce all’istruzione. Vivere nelle suburbie a contatto con il mondo con la libertà di non avere obblighi stringenti ma proprio per questo poter cogliere al volo tutto quanto di interessante si incontra per la propria strada.

Un insegnamento su cui molti di noi dovrebbero riflettere che diventano poi un indirizzo per poter apprezzare meglio la nostra vita e capire che tutto ciò che abbiamo fatto e facciamo ha un senso: dobbiamo solo sforzarci di trovare quale sia.

Io vi invito a leggere tutto Il discorso pronunciato da Steve Jobs.doc ma vorrei soffermarmi su tre frasi, una per singola storia, che mi hanno profondamente fatto riflettere.

UNIRE I PUNTINI
Certamente non era possibile all’epoca ‘unire i puntini’ e avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventò molto chiaro guardandosi alle spalle dieci anni dopo.
Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi appaiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete… questo approccio non mi ha mai lasciato a terra e ha fatto la differenza nella mia vita.
AMORE E PERDITA
….Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto (nella mia vita)  se non fossi stato licenziato dalla Apple. Fu una medicina con un sapore amaro, ma presumo che ‘il paziente’ ne avesse bisogno. Ogni tanto la vita ci colpisce sulla testa come un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a fidanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.
LA MORTE
“Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi ci avrai azzeccato”. Mi fece una gran impressione e, da quel momento, per i successivi trentatrè anni mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni volta che la risposta era “No” per troppi giorni consecutivi sapevo di dover cambiare qualcosa.

Sono stato contento di leggere questo testo,  ma quello che mi è piaciuto di più è la visione della nostra vita futura. Essa altro non è che la trasposizione in avanti di ciò che abbiamo fatto prima unita alla capacità di credere in tutto, in noi, nel futuro, nelle nostre capacita!!

Per cui un degno finale è proprio quello che ci ha voluto riservare Steve nel suo intervento quando, raccontando di un libro icona del suo tempo, ricordava che nella quarta di copertina sotto una foto bellissima erano riportate queste parole:

“Siate affamati, siate visionari”
“Stay hungry, stay foolish”

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