#IORESTOACASA

 

Ebbene si!

Anche se FOLLETT è stato costretto ultimamente, dalle vicissitudini della sua vita, ad allontanarsi dal suo BLOG, non per questo ha smesso di guardarsi intorno.

Ha continuato a leggere e documentarsi e ha notato che ultimamente si producono un considerevole numero di scritti “obbrobriosi” che stargli dietro significherebbe dare udienza all’idiozia.
Sarà forse  la quarantena forzata che sta facendo uscire di senno chi non ci è abituato oppure la sempre presente voglia di criticare qualunque cosa si faccia, sia in un senso che in un’altro: la sensazione è che si stia veramente toccando il fondo.
In tutto questo girovagare tra giornali, tg, social, flashmob e le notizie ricevute dal vicino di terrazzo sono stato particolarmente colpito da una notizia apparsa sui media e social dal 25 Marzo us. e sulla quale vorrei fare alcune considerazioni

Il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha predicato per settimane che nella città  nonostante i DPCM lo vietassero, si continuasse impunemente ed allegramente ad uscire per la città a passeggio, a farsi un aperitivo in spiaggia, feste tra amici, visite di cortesia ed alle volte ad uscire di casa anche senza alcun motivo mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone.
Stanco di questo atteggiamento menefreghista da parte di una parte dei Cagliaritani ha predisposto, in collaborazione con una società di pubblicità e con una società di affissioni pubblicitarie, una campagna di affissioni di manifesti 6×3 in tutta Cagliari di cui la foto in testata ne è un esempio.
La campagna è firmata dal Sindaco e offerta gratuitamente sia dalla società di pubblicità che dalla società di affissioni.
Ci risulta che la campagna 6×3 si basi su quattro slogan:

  • Quando ho visto TRASPORTARE LE BARE, mi sono vergognato di essere USCITO DI CASA senza ragione
  • Quando mio figlio è stato CONTAGIATO ho capito che dovevo rinunciare a quella SPESA INUTILE
  • Quando hanno portato mia madre IN OSPEDALE, ho capito che dovevo RINUNCIARE ALLA CORSA
  • Quando hanno INTUBATO mio padre ho ripensato a quella PASSEGGIATA che dovevo EVITARE

E’ una campagna di forte, fortissimo impatto comunicativo e conseguentemente emotivo che ha avuto il merito di risvegliare dal torpore chi si stava annoiando dentro casa a fare il giro delle stanze, il picnic in terrazza, lo jogging in salone e combattendo con moglie e figli per portare in strada l’immondezza. Un modo per dire che i problemi delle persone non sono dimenticati.

E proprio questo era l’intento: scuotere violentemente le coscienze degli scriteriati che pensano che le norme riguardino solo e sempre gli altri e stimolarli a rispettarle.
Queste persone sono la parte peggiore della nostra Italia: sono quelli che pretendono tutto, sempre e subito soprattutto quando non gli è dovuto; che hanno solo diritti ma nessun dovere.
Sono anche quelli che quando esce una norma sono i primi a cercare come aggirarla, più o meno fraudolentemente; quelli che di fronte alla pandemia da contagio che viviamo, se ne fregano della salute altrui e fanno gli untori.
Sono quelli che impongono il loro diritto di muoversi soverchiando il diritto altrui alla propria salute: quelli che se ne fregano dei loro doveri esigendo però che gli altri invece li rispettino.
Sono quelli che non rispettano nessuno, ne norme ne persone, e nei confronti dei quali è giusto che vengano scagliati gli strali da parte di tutti quelli che invece sono rispettosi delle stesse norme e persone; quelli che impongono la violenza dei loro comportamenti contro la sopportazione degli altri; quelli che dovrebbero essere mandati a vivere nello spazio, dove nessuno può vederli e dove non possono fare danno ad altri che a se stessi

Ma questa campagna è anche un forte segnale di rispetto rivolto a tutti coloro i quali, invece, queste norme le stanno rispettando rigidamente e a costo di grandi sacrifici.

Gli italiani hanno un grande pregio che è anche però un gran difetto: sono quelli che partono per primi quando necessita il loro aiuto ma sono i primi a non prendere mai in considerazione le limitazioni che sono a vantaggio di tutti.
Cioè sono fortemente altruisti ma totalmente menefreghisti verso le disposizioni che li toccano ed inoltre sono anche gratuitamente polemici.

A seguito della pubblicazione della campagna è iniziata la caccia: al via la critica gratuita, pesante ed alle volte offensiva rivolta al Sindaco: un dagli all’untore di manzoniana memoria che non rende giustizia all’intelligenza della maggior parte degli italiani, che manifesta la enorme idiozia di una fetta importante degli stessi e che non considera invece neanche lontanamente l’obbligo esistente, in capo al primo cittadino, di difendere anche la salute dei propri cittadini.

Un tempo si diceva che gli italiani erano tutti allenatori….nel 2020 ci si è finalmente aggiornati… “Gli italiani sono diventati tutti Sindaci!!”


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