ALDO MORO – Uno statista, un politico…un UOMO!!!!!

Il 9 Maggio del 1978 è stato assassinato Aldo Moro.

Oggi ne ricorre il 33° anniversario della morte, anzi della sua barbara uccisione. Uccisione seguita al suo rapimento e preceduto da un sanguinario blitz di un commando delle Brigate Rosse avvenuto in Via Mario Fani, da dove Moro si stava recando in parlamento per la presentazione del governo Andreotti che sanciva l’ingresso del partito comunista nella maggioranza di governo. In questo blitz, in pochi secondi, i brigatisti uccisero i cinque uomini della sua scorta.

E’ doveroso che venga ricordato per due motivi: innanzitutto perchè Moro è stato uno degli statisti e politici più importanti che l’Italia abbaia vuto nella sua storia e poi perchè è stato, purtroppo, il primo esempio di una lunga serie di uccisioni di uomini politici e dello stato da parte delle forze reazionarie di destra prima e della mafia dopo.

E’ giusto ricordarlo perchè sia di esempio di come non si dovrebbe morire. Ma deve essere anche di esempio per come è giusto lottare quando si deve difendere Il proprio pensiero, la propria autonomia, la propria persona messa in discussione da chi pretestuosamente e per un “ideale” vuole imporre la propria visione del mondo.

Diciamola tutta: questa morte come tutte le altre morti violente, di statisti  magistrati e uomini di politica succedutesi nel tempo, altro non sono e sono dettate solo da uno spirito di rivalsa, di violenza, esercitata da chi non ha altre “armi” se non le pallottole per farsi capire e spiegare i propri ideali.

Violenza al posto del confronto, pistole al posto delle parole, bombe al posto del dialogo!!!

Invertiamo la rotta e rendiamoci conto, tutti, che la violenza non porta progresso e neanche migliori condizioni ma una lenta, lentissima retromarcia nella capacità di vivere la vita.

Molta strada si è fatta da quei momenti bui…ma tanta ancora se ne deve fare.

Un monito per tutti, per noi, per me!!!


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