Lusso Louis Vuitton? No grazie…solo rifiuti!!!

Vi ricordate quando Napoli era invasa dalla spazzatura???

Vi ricordate le montagne altissime di sacchetti neri misti a rifiuti di tutti i tipi che creavano disgusto, rabbia e paura???

Ebbene se Napoli fosse stata invasa dai costosi e preziosi sacchetti della griffe Louis Vuitton avrebbero suscitato lo stesso identico sentimento di disgusto che hanno suscitato i semplici sacchi neri?

In un caso simile l’intervento per il ripulimento delle vie partenopee non sarebbe stato così impellente e, certamente, Napoli avrebbe assunto un aspetto diverso all’estero: non più patria dell’immondizia bensì città del lusso sfrenato.

Ormai il mondo sembra essersi diviso a metà, non ci sono più le classi intermedie, la piramide sociale ha subito un’evoluzione suddividendo nettamente upper and low classes.

E se le classi più basse lottano già alla terza settimana per riuscire ad arrivare al 30 del mese in modo dignitoso, l’upper class compra i sacchetti dell’immondizia di Louis Vuitton, la carta igienica firmata e continua a permettersi ogni genere di “capriccio”.

Il lusso non ha confini né perdite d’interesse, la moda non può più essere intesa (almeno in questo caso) come una forma d’arte, come espressione della bellezza e del desiderio (prevalentemente femminile ma oggi, ormai, anche molto maschile).
Il sacchetto della spazzatura di Louis Vuitton non è moda, non è arte.
E’ mera espressione di lusso sfrenato, di mania di protagonismo, di inconsapevolezza del valore del denaro.
Chi ha comprato e gettato quel sacchetto di spazzatura di Louis Vuitton vive le difficoltà di arrivare a fine mese o ha come unico dubbio il modo di spendere e finire l’ingente quantità di denaro a disposizione?
…Speriamo almeno abbia usato quel sacchetto per la raccolta differenziata!


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