Tuk Tuk, Risciò e….Apecalessino

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Sarebbe ora che anche in Sardegna arrivasse il turismo!!! Ebbene si cari lettori è proprio così. Da  sardo DOC che ha anche girato un pò il mondo si può capire quando in un luogo si ha la propensione turistica e, soprattutto, si ha la cura del turista.

Che poi quando parli di turismo in Sardegna vengono violentissimi conati di risarella acuta tanto la barzelletta tiene banco da più di un ventennio!!!!

Perchè diciamola tutta…la Sardegna non è una meta turistica ma è un luogo dove si viene a fare turismo, che è tutt’altra cosa!!


Vi starete chiedendo: ma tutto questo che c’entra con la foto in apertura.

C’entra oh si che c’entra e ve lo spiego subito!!


Quando andate in giro per il mondo, a partire dalle Canarie, passando per la Spagna continuando in Europa e per finire, con una traversata, in Asia (Vietnam, Cambogia, Thailandia, Cina etc) vi rendete conto che la preoccupazione massima della gente locale è quella di creare dei servizi per il turista: far vedere le bellezze locali (donne comprese) ma soprattutto rendere il soggiorno più piacevole possibile dandoti la possibilità di vivere la vita del luogo con tutti gli strumenti possibili: taxi più o meno folcloristici; metrò di tutti i tipi e colori; vie dello shopping finemente lustrate e soprattutto info point ovunque affinchè possa sentirti in luogo dove è impossibile tornare a casa più ignorante.


E poi..ciò che mi fa impazzire sono i mezzi di locomozione: e qui iniziamo ad inquadrare la questione!!

Nelle mie esperienze di viaggio le ho provate tutte:

  • - la canoa sul mekong del triangolo d’oro (zona compresa tra Birmania Thailandia e Laos) circondato da un’acqua che definire lercia era fargli un complimento…eppure aveva un suo fascino profondo;
  • - il tuk tuk più scalcinato esistente sulla faccia della terra preso a Bangkok e guidato da un folle appena uscito dal manicomio Thailandese (che mi dicono essere il peggiore del mondo per grado di follia) che ha fatto la gimkana con questo affare nel caotico traffico di Bangkok riuscendo a passare dove neanche una bicicletta slim ci sarebbe riuscita;
  • - il risciò in Vietnam, che almeno per il fatto che non era a motore sarebbe dovuto essere un po più sicuro salvo essere guidato da un paraplegico che confondeva la destra con la sinistra ed andava sempre contromano sfiorando, con una nonchalanche degna dei migliori francesi, macchine passanti e poliziotti.

Ma, dulcis in fundo, non potevo perdermi i Cestinos, alle Canarie. Un carretto senza ruote, con due corde legate nella parte anteriore a sinistra e a destra del carretto, guidato da due baldi giovani in un circuito cittadino, nella parte vecchia, rigorosamente in discesa e con tanto di sorpasso di cestinos partiti prima di noi.

Potere della velocità e della ebrezza!!!


E qui arriviamo al nocciolo della questione.

Quello che ho raccontato avviene in giro per il mondo, mondo turistico dove ti portano a vedere ciò che c’è da vedere.

In sardegna, invece, se vuoi vedere qualcosa ci devi andare da solo… ti documenti…chiedi agli abitanti locali….cerchi il mezzo idoneo, sempre che lo trovi o che sai se esista o meno, e ti avventuri in questa ricerca spasmodica di ciò che esiste!!


Ricordate lo slogan: “turista fai da te? No Alpitour!!! Aiaiaiaiaia”.

In Sardegna è uguale, solo che non è uno slogan è la pura, dura, amara verità!!!


In questo contesto, c’è qualcuno che vuole tirare la testa fuori dal guscio: e guarda caso è una amministrazione comunale, udite udite, della Sardegna!!!


Ebbene si anche noi ci siamo svegliati e il Comune di Alghero (poteva poi provenire da un comune diverso) ha in programma di rilasciare almeno 12 nuove licenze per chi vorrà investire nel nuovo servizio di trasporto a carattere ludico-turistico utilizzando l’Ape-calessino.


Allo stesso modo di quanto oramai si svolge in località turistiche rinomate come Capri, Taormina, Portofino e Forte dei Marmi. Che poi a ben vedere è figlio del più illustre padre che dagli anni ’60 ancora imperterrito spopola tra le vie di Napoli.


Direte voi: finalmente una grande idea per una grande opportunità. Non più turisti sbandati che non sanno da che parti girarsi.

Finalmente il territorio sarà scoperto dai turisti che avranno la possibilità di ammirare gli spazi, i panorami ed i luoghi anche più inaccessibili!!!


Bella bellissima idea!!


E invece no, nononononono….questo servizio non si ha da fare.

Nononono…perchè questo non va bene, perchè così facendo si toglie il pane di bocca ai poveri tassisti che si vedrebbero privati del loro permesso di esigere cifre da capogiro per far aspettare il turista i loro comodi.

Eh si perchè nel periodo estivo non trovi un taxi neanche a pagarlo d’oro….ma tu, turista, DEVI aspettare, DEVI difendere il retaggio dei tassisti, DEVI sacrificarti per il loro bene perchè, tu che sei in ferie, i soldi ce li hai quindi un sacrificio val bene il soldo che spendi!!!


Ma non finisce mica qui!!! I tassisti vogliono:

  • che non vengano rilasciate le licenze
  • che il nuovo servizio si svolga solo su alcuni percorsi rigidamente individuati per non turbare la suscettibilità dei tassisti
  • e che venga fatta una gara pubblica per l’assegnazione delle licenze, che invece avverrà in base alla data di arrivo delle richieste già protocollate

Cresciamo, tutti. 

Prima ci renderemo conto che il mondo è un’altra cosa e prima riusciremo a salvarci dal mondo che ci vuole inghiottire!!!



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