La Repubblica di Maluentu – Passato. Presente. Futuro!!!!

Venti giorni di passione!!!! Ed è successo di tutto. E’ come la storia insegna possiamo già dire che questa vicenda ha già bruciato molte tappe. Ha bruciato il suo pasato affrontando alla grande il proprio presente ed organizzandosi per il futuro.

Vediamo dettagliatamente questi passaggi.

IL PASSATO

C’è stato l’attacco delle forze armate italiane, il saccheggio delle proprietà, l’affamamento delle genti e perfino l’ammaina bandiera.

C’è stata l’invasione da parte degli pseudo partigiani italiani che hanno issato la bandiera degli invasori.

E Doddore cosa fà? Come un Presidente di lunga militanza si rivolge per le vie diplomatiche scrivendo una lettera di protesta ufficiale al suo “collega” italiano, il Presidente Napolitano lamentandosi di tutti ciò.

«Le scrivo per informarla di quanto accaduto la mattina dell’11 settembre quando ero assente dall’isola. Forze militari italiane hanno attaccato la libera Repubblica di Malu Entu. Con violenza inaudita hanno distrutto tutto quello che era di nostra proprietà»

Doddore protesta anche per il blitz di polizia e vigili urbani di Cabras:

«Sono stati asportati illegalmente i nostri medicinali, i viveri, l’acqua, i nostri oggetti personali, comprese le coperte. Ma la cosa più grave è stato il comportamento della guardia costiera che ha asportato il nostro gommone lasciando nell’isola uomini con carenza di salute, contravvenendo a tutte le leggi umanitarie».

IL PRESENTE

Il presente, secondo i militanti della Fiamma Tricolore, consiste nel rivendicare l’Italianità dell’isola e per questo si sono accontentati di issare la bandiera tricolore italiana nell’isola.

Infatti Domenica 21 Settembre una task force di militanti “infiammati” utilizzando gommoni, picconi e badili sono arrivati a Malu Entu. Le truppe tricolori avanzano al ritmo di Fratelli d’Italia mentre il nostro presidente si è ritirato nella suite presidenziale non degnando neanche di uno sguardo la parata degli invasori.

Il nostro Presidente ha però potuto considerare:

«Li accoglieremo cantando una nuova versione di Faccetta nera e accanto alla loro bandiera isseremo anche quelle della Cina, della Turchia, del Marocco e della Corea del Nord, tutte nazioni che rappresentano la vergogna dell’umanità che negano i diritti civili alle loro popolazioni. L’Italia in questo momento sta negando ai sardi il diritto di autodeterminazione e di autonomia»

Ed aggiunge

«Noi non abbatteremo la bandiera tricolore, semmai la circonderemo con i vessilli degli altri stati che negano i diritti civili alle minoranze. Poi circonderemo il cippo che è stato creato con il filo spinato: sarà il simbolo della barbarie di cui è responsabile anche l’Italia».

Inoltre si preparano anche i piani di difesa strategica con adeguate contromosse. Il nostro Presidente ha già firmato il primo documento di guerra:

«Abbiamo addestrato un branco di sardine kamikaze che si avventerà contro i gommoni di chi tenterà di assediare la nostra isola».

Gli invasori non capiscono l’importanza degli atti che compiono, che invece non sfuggono al nostro Doddore, che non potrà rivestire cariche politiche, ma che di politica ne capisce molto di più di un fanfarone infiammato, seppur tricolore, infatti argutamente considera:

«Se qualcuno attacca il nostro stato indipendente automaticamente ne sta riconoscendo l’esistenza. La nostra battaglia andrà avanti, noi rimarremo a Maldiventre».

Ed ecco fatto, il primo riconoscimento è tratto!!!

IL FUTURO

Il futuro dei popoli si fonda sui cittadini. Maluentu inizia la sua scalata agli indici demografici ipotecando i primi due cittadini Maldiventriani. Infatti a Novembre ci saranno le prime due nascite ad opera di due ragazze, una di Arborea ed una di Cagliari.

Il governo della Libera Repubblica di Malu Entu, stimolato da questi ed altri segnali, si sta già preparandoa gestire i primi atti della sua gestione:

  • il responsabile dell’anagrafe sta preparando tutta la documentazione necessaria per emettere i primi certificati di nascita e registrare i neonati nel librone dell’anagrafe isolana.
  • il ministero della Sanità della Repubblica di Malu Entu con la collaborazione della Croce Rossa si stà organizzando pe allestire un ospedale da campo: sarà realizzata una sala parto e una sorta di reparto di ostetricia.

Il Presidente, sorpreso, ma molto felice accoglie questa notizia con entusiasmo:

«Non mi aspettavo di ricevere questa richiesta e subito ho accettato con molto piacere. Ora ci impegneremo per fare in modo che il desiderio di queste due giovani possa realizzarsi. Questa è l’ennesimo sostegno che ci arriva dai sardi: le richieste di residenza sono tantissime e i messaggi di incoraggiamento molti di più».

La prima puerpera:

“Io in questa battaglia ci credo: è arrivato il momento che la Sardegna ritrovi la sua indipendenza: non è possibile che i sardi non siano mai riusciti a sfruttare al meglio le risorse e che non siamo stati capaci di gestire le nostre bellezze naturali per creare economia».

“Io sono dalla parte di Salvatore Meloni e la decisione di partorire in mezzo al mare è un modo di partecipare a questa battaglia».

«Il mio ginecologo ha assicurato che mi seguirà anche sull’isola. Qualche giorno prima di partorire sarò costretta a trasferirmi a Maldiventre perché affrontare il mare con le doglie non credo sia possibile

Ebbene cari lettori finisce qui la puntata. Chi conosce le altre puntate (se non le conoscete, sul blog ci sono tutte e sono a vostra disposizione) può testimoniare che avevo scritto, in tempi non sospetti, che la storia non finiva certamente lì e che ne avremo viste delle belle.

Ebbene queste mi piacciono proprio!!!!!

Il futuro, come al solito, sarà galantuomo!!!!!


Se vuoi seguire la saga di “Maluentu” : http://it.wordpress.com/tag/maluentu


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