La Repubblica di Maluentu: Il sindaco protesta – Cacciate Meloni


Qualche puntata fa avevo detto, e ripetuto, che il meglio della storia della Repubblica di Malu Entu era da venire.

E avevo anche detto che quando la lotta si fa dura i duri iniziano a lottare!!!! Ebbene eccoci arrivati:

  • oggetto: la proclamazione della Repubblica di Malu Entu
  • i protagonisti: il sindaco di Cabras e il Presidente di Malu Entu
  • le richieste: per il sindaco lo sgombero completo ad opera dello stato Italiano; per il Presidente la restituzione del bottino dell’invasione da parte dei vigili urbani

Queste sono schermaglie che preludono ad una “guerra aperta” tra due cariche istituzionali.

Tentiamo di fare un pò di chiarezza:

Cominciamo dal sindaco di Cabras. Cristiano Carrus, ha scritto al ministro Maroni chiedendo che lo stato italiano intervenga proclamando la guerra alla Repubblica di Malu Entu invadendola per “liberarla” dalla intolleranza con cui Doddore ed i suoi  ministri provocano “gravi danni ambientali” all’isola. E tutto documentato con un portfolio di ben 50 fotografie.

Che poi le foto siano proprio di Malu Entu e che i fatti di cui vengono accusati siano stati effettivamente compiuti da loro o da altri, ovviamente, è tutto da dimostrare.

Di primo acchitto viene da storcere il naso di fronte a queste affermazioni. Viene male pensare, infatti, che proprio il Presidente non usi la massima cura nella gestione e nella pulizia del proprio territorio e si metta nella condizione di creare i presupposti di una protesta.

Perchè se così fosse, tutti noi chiederemo a gran voce al Presidente di fare le pulizie autunnali e di far venir meno tutte le motivazioni che chiunque potrebbe usare per delegittimarlo dalla sua “carica istituzionale”.

Vediamo ora la posizione del Presidente. Il nostro Presidente ha deciso di denunciare il sindaco perchè, testualmente, dice:

«Gli chiederò cento milioni di euro di danni, visto che nel verbale di sequestro redatto durante il blitz che i vigili urbani hanno organizzato a settembre risultano molte omissioni. Nei verbali infatti non sono stati elencati tutti i materiali che la polizia municipale di Cabras ha portato via dalla nostra isola. Non si sa dove siano finiti i nostri indumenti, la lista di chi ha richiesto la residenza, l’elenco delle adesioni alla colletta per l’acquisto dell’isola, i miei cellulari, i medicinali e il nostro gommone. Per questo siamo decisi a portare avanti la causa».

Ma non basta:

«Nell’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Carrus sono contenute 37 irregolarità. Per questo chiederemo un risarcimento dei danni subiti».




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