Alitalia e carceri. Un binomio mica tanto lontano!!!

Durante una trasmissione della mattina di Canale 5, si parlava di carceri, braccialetti elettronici, numero di carcerati, spese per la comunità.

Io mi sono fatto una idea della questione, condivisibile o meno, che parte dalla considerazione che molto spesso chi parla non mette in moto il cervello, ma continua a trascinarsi per inerzia…

Sapete….. con il gasolio alle stelle anche rifornire il cervello stà diventando una operazione molto costosa!!!!

Siccome io vado a metano, parto dal vantaggio competitivo del risparmio del 90% rispetto agli utilizzatori degli altri combustibili e posso utilizzare ancora qualche euro per nutrire il mio cervello.

Intanto si parte dal numero dei carcerati: ce lo avevano detto e sicuramente tutti noi lo pensavamo, nonostante l’indulto, le carceri sono sempre più piene. Questo è avvenuto perchè gli ospiti che erano stati “liberati”, per una questione d’onore e per non smentire la loro appartenenza doc alla delinquenza, a pagamento ed anche gratuita, hanno ben pensato di ritornare a casa, il carcere appunto!!!

Oltre a ciò i dati dicono che il 40% di tutti i carcerati sono extracomunitari. E’ come dire che vengono da noi con gli sbarchi clandestini a cercare lavoro ma se non lo trovano si assicurano almeno vitto e alloggio; e non vale niente ridare loro la libertà, perchè loro DEVONO ritornare in carcere. Ne va della loro sopravvivenza: devono pur mangiare e devono fare i bravi cittadini evitando di fare gli accattoni!!!!

Ma quello che più mi ha colpito è sapere quanto costa per la comunità (cioè per me e per tutti voi) mantenere un carcerato.

Ebbene un carcerato ci costo € 250,00= al giorno, quindi € 7.500,00= al mese.

Eh si…avete capito bene. E allora mi arrabbio. Ma è mai possibile che un disgraziato, un ladro, un assassino anzichè pagare lui per gli sbagli fatti deve ricevere invece da noi i soldi per essere mantenuto!!

Sono contrario ai Gulag, di Russia memoria, ma va trovata una soluzione diversa. Faccio una proposta…… e se invece dessimo a ciascuno di loro € 2.500,00= al mese per poter vivere degnamente e farsi famiglia?

Secondo me questa scelta sarebbe ideale perchè potrebbe favorire:

  • una riduzione del deficit dello stato per un risparmio del 66% della spesa totale delle carceri
  • una ripresa economica data dall’afflusso di denaro “fresco” all’interno dell’economia
  • un risparmio decisivo dato dal risparmio nell’utilizzo delle strutture di difesa (polizia, carabinieri etc)

E infine i braccialetti elettronici…

Sapete che la gestione del braccialetto elettronico, per soli 400 braccialetti, ci costa dal 2003 e sino al 2011, 11 milioni di euro? E lo sapete che la sperimentazione e ferma dal 2005?

Eh si, perchè si è visto che innanzitutto funziona entro un raggio limitato – 100-200 metri – e spesso il segnale scompare se il detenuto va in cantina o in un angolo coperto. Insomma: non alleggerisce il carico di polizia e carabinieri e non permette di intervenire rapidamente in caso d’evasione. Quindi al posto del risparmio di cui prima, vi è la necessità di implementare una struttura di controllo con ponti radio, pannelli di controllo, personale con turni 24 h su 24 per controllare che i condannati non si spostino dagli arresti domiciliari.

Quasi quasi però mi viene una idea…… Perchè non implementiamo, per il controllo dei braccialetti elettronici, una torre di controllo per singola città e impieghiamo i controllori di volo in esubero dell’Alitalia.

In questo caso loro danni non ne farebbero!!!! Al limite potrebbe verificarsi che un galeotto si butti dalla finestra…. ma poichè i galeotti hanno solo i braccialetti e non le  scatole nere, siamo sicuri che l’unica cosa che si saprà è che non si trovano più ma se ne ignoreranno le cause.

E questo, di per sè, è il male minore!!!!


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